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Channel: Commenti a: Un bonus per Cancellieri
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Di: alexandertwo

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@ Gentile sig.a Maddale Na (h. 20,53). Ha visto che quando si tratta di discutere dei fondamenti di un sistema giudiziario strutturato (o da strutturare) nell'interesse della collettività dei cittadini (e non a misura di "uno" o di pochi). le nostre opinioni non sono poi così.......agli antipodi ? Condivisa la enorme responsabilità della "politica" riguardo allo sfacelo della Giustizia, io ritengo che sul gradino immediatamente inferiore vada messa la Magistratura stessa (come Istituzione) per la sua "responsabilità politica". Però ritengo assolutamente necessario, sulla strada della riforma, non confondere i due piani: quello "istituzionale" (di sistema) e quello "personale" del singolo Magistrato. E' sul primo che, per me - anzi, per tutti "noantri" (come si direbbe a Roma, e non "noartri") rispettosi della legge - sorgono grossi timori quando per necessità di "bottega" politica/economica/sociale/amministrativa si vede gabellare per riforma una normativa che sostanzialmente si prefigge la limitazione e l'intralcio dell'azione dei Magistrati (soprattutto contro i "potenti"). Non ho viceversa remore sulla necessità del perseguire - anche in misura più pesante, ma trasparente - le accertate "devianze", le inadempienze e i comportamenti illegittimi del singolo Magistrato, proprio perchè la sua funzione non può "confrontarsi" con quella di un qualunque altro lavoratore e, per questo, viene remunerata in maniera notevolmente più "congrua". Purtroppo, la assolutamente necessaria indipendenza da riconoscere alla Magistratura - che in più di un caso ha però dimostrato di non farne buon uso (magistrati "fuori ruolo", stravolgimento dell'istituto dell'arbitrato, ecc.) - è ancora il tributo che siamo costretti a pagare dopo i nefasti "condizionamenti" politici cui la stessa fu ottoposta nel ventennio fascista. Per me è un po' una questione....di padella o brace. Anch'io leggo abitualmente il Dr. Tinti e mi dispiace che i suoi interventi siano solo "confinati" in un quotidiano. Riguardo, infine, alla responsabilità civile, non sono in linea di principio contario ad una sua possibile ben ponderata regolamentazione, Non sono in grado ora di addentrarmi nella specificità della disciplina, ma non mi convincono molto le ipotesi abbozzate e circolate negli ultimi tempi. Le posso solo anticipare che, secondo il mio auspicio, quale che possa essere la ipotetica futura normativa, non dovrebbe, in nessun modo (diretto o indiretto), ostacolare o intralciare la determinazione e l'azione più ampia del Magistrato nell'accertamento della "verità" per giungere a difendere la vittima che "ha subito" e punire il colpevole che "ha offeso" contravvenendo alla Legge. i

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